Antropologia dei Patrimoni e dei Paesaggi Culturali

Inizio lezioni
20 novembre 2017

Orario lezioni
Lunedì 9.30-12.30 Aula 36
Mercoledì 9.30-11.30 Aula Sassu
Giovedì 14.30-15.30 Aula Sassu

“Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione ai quali è difficile dare un nome. Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i boschi si sfrangiano, lungo le strade e i fiumi, nei recessi dimenticati dalle coltivazioni, là dove le macchine non passano. (…) Tra questi frammenti di paesaggio nessuna somiglianza di forma. Un solo punto in comune: tutti costituiscono un territorio di rifugio per la diversità. Ovunque, altrove, questa è scacciata. Questo rende giustificabile raccoglierli sotto un unico termine. Propongo Terzo paesaggio, terzo termine di un’analisi che ha raggruppato i principali dati osservabili sotto l’ombra da un lato, la luce dall’altro”. (Gilles Clement, Manifesto del Terzo Paesaggio)

Il corso prevede esercitazioni sul campo e la realizzazione di un lavoro collettivo sui “terzi paesaggi” di Matera.

Sono previsti, nel corso delle lezioni, gli interventi di: Vita Santoro (antropologa), Angela Calocero (antropologa), Ettore Vadini (architetto), Ina Macaione (architetto), Chiara Rizzi (architetto), Maria Valeria Mininni (architetto), Gaetano Morese (storico).

Contenuti del corso:
Spazio/Luogo/Paesaggio
Il paesaggio come patrimonio culturale.
Visioni interdisciplinari sui paesaggi culturali.
Il terzo paesaggio.
Antropologia dei luoghi e pratiche della visione
Mappe di comunit
Paesaggi urbani
La land art e l’arte pubblica
Analisi di un paesaggio culturale: il rione Malve di Matera
Alla ricerca dei “terzi paesaggi” di Matera

Testi per l’esame

Philippe Descola, “La grande divisione”, in P. Descola, Oltre natura e cultura, Milano, SEID, 2014 (ed. or. 2005), pp. 83-109.

Franco Lai, Antropologia del terzo paesaggio, Roma, Carocci, pp. 7-50, pp. 131-145.

Cristina Grasseni, Luoghi comuni. Antropologia dei luoghi e pratiche della visione, Bergamo, Lubrina Editore, pp. 85-224, escluso il paragrafo “Fili sottili” (pp. 107-120).

Francesco Marano, “Paesaggio come performance”, in S. Kuhtz e F. Marano (a cura), Questo non è un paesaggio. Conversazioni Immagini Letture, Matera, Altrimedia, pp. 139-152.

Un testo a scelta fra:

  1. Kuhtz, F. Marano, Questo non è un paesaggio. Conversazioni Immagini Letture, Matera, Altrimedia.
  2. Tallé, Sentieri di parole. Lingua, paesaggio e senso del luogo in una comunità indigena di pescatori del Messico del Sud, Firenze, SEID Editori, 2016, pp. 153-214.

Alcuni testi saranno resi disponibili in fotocopia.

Gli studenti sono invitati a iscriversi al gruppo Etnografia su Facebook: https://www.facebook.com/groups/118060600260/

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